La riscossa del calamaro

Avete presente Buba di Forrest Gump con i gamberi? Bene, levate i gamberi, sostituiteli con i calamari, ed ecco la mia domenica (prima della dieta).

L'idea iniziale era di farli alla piastra ma erano talmente belli e carnosi che l'idea di un' accoppiata con una succulenta pastella si è fatta spazio nelle nostre menti prima ancora di accendere il gas.


Come la facciamo la pastella? Avendo un discreto quantitativo di calamari abbiamo deciso di sperimentarli in due varianti: la prima semplicemente fritti dopo averli passati nella farina di mais

la seconda invece, pastellati con un composto di acqua gasata e farina di riso

 

Entrambe gustose, la prima risulta più dolce e avvolgente, un tutt'uno col calamaro; la seconda è molto croccante come fosse una crosta, forse avrei dovuto spezzare la farina di riso con  della farina di grano tenero. Però ho apprezzato tutte e due, direi che possono essere una valida alternativa l'una all'altra.

Elemento fondamentale per la perfetta riuscita della frittura è stato il wok di ghisa, quello che usano gli orientali per intenderci. Il cibo cuoce omogeneamente perché il calore si distribuisce in maniera uniforme e le cotture sono molto più rapide rispetto all'utilizzo di altre padelle.

E con i tentacoli cosa fare?

Guarda il caso ci è stato regalato anche un bel mazzetto di asparagi selvatici e l'asparago si sa, chiama uova.

Ma siii, carbonara!

Per le dosi fare a occhio e soprattutto a gusto.

Rosolare i tentacoli in padella fino a renderli croccanti (come il guanciale nella versione originale) , a parte cuocere anche le punte degli asparagi, mentre i gambi metterli a bollire nell'acqua della pasta (toglierli prima di buttare la pasta).

Mentre cuoce la pasta, rompere un uovo in una ciotola e aggiungere un po' di acqua di cottura (non bollente per non far cuocere l'uovo) e il succo estratto dai gambi di asparagi passati al colino, sbattendo leggermente.

Scolare la pasta,  Aggiungere calamari e asparagi e amalgamare il tutto con il composto di uovo sbattuto.

Il calamaro è servito!