Una soleggiata domenica a pranzo, due care amiche ed un ristorante di alto livello per iniziare un percorso gourmet a tappe.
Il Tino non è una scoperta, lo conoscevo già prima della stella ed ero certa che prima o poi l'avrebbe conquistata perché quando si lavora con passione i risultati e le soddisfazioni arrivano.
Parliamo di materie prime di qualità, ingredienti combinati con divertimento tra di loro e con i vini, di colori gioiosi e consistenze curiose.
C'è preparazione, studio, aggiornamento continuo e sorrisi sulle labbra.
Un posto dove tornare e tornare e tornare ancora: sicuramente ogni tre mesi per provare ogni nuovo menù che cambia seguendo la stagionalità dei prodotti.
Vi lascio le foto del pranzo, non servono molte parole se non le immagini e un consiglio: non perdetevelo!
Spugna alle arachidi salmone su cialda di riso nero e bocconcini di pane burro e alici
Pane fatto in casa al miele di castagno, grissini paprika e sesamo, olio di olive itrane.
Accompagnato da un Riesling della Mosella strepitoso
Gambero rosso clementine e rabarbaro.
Polpo croccante, visciole, panna acida e fumo al rosmarino
Spaghettone aglio olio e peperoncino con cozze e alghe acidule.
Risotto alla mela verde, Martini Dry e scampi
Agnolotti all'anatra, topinambur e consommé alle radici di liquirizia
Filetto di maialino, mele, cavolo nero e senape
Nocciola caffè e mou con meringa all'anice/Crema bruciata con pere e gorgonzola dolce e fiordilatte al timo/soufflé al pistacchio e gelato al cioccolato bianco/ coccole finali (vi lascio la sorpresa).
Alla prossima,
G.