12 gen 2012

Crema di zucca con funghi porcini, verza e pancetta croccante

 

Il mio primo approccio con la zucca (diversi anni fa) non è stato dei migliori: tortelli ripieni, assaggio, stop. Catalogata tra "gli alimenti che non mi piacciono" si è messa a far compagnia alle rape rosse, acquisendo anche il posto d'onore dopo il secondo tentativo di assaggio come contorno, cotta al vapore e condita a crudo.

Eppure a vederla è sempre stata fin troppo invitante e proprio non mi potevo capacitare di questo mio rifiuto e soprattutto, come poteva essere possibile che un ingrediente tanto apprezzato da così tanta gente non piacesse proprio a me?
Infatti poi ho scoperto che si è trattato solo di un problema di preparazione (leggi: non l'ho saputa cucinare) perché adesso la sceglierei tra mille tavolette di cioccolato.
La versione che preferisco e che mangerei a vagonate è in crema, rigorosamente trovata pronta e calda per cena e cucinata appositamente per me da mani esperte.

Volete la ricetta? Ve la riporto così come mi è stata dettata, perché almeno ho la garanzia che vi verrà buona (visti i miei precedenti difficili).
Per le dosi, come al solito visto che non si tratta di lavorazioni di pasticceria, andate a vostro gradimento. diciamo che forse per 4 persone potrebbero andare bene 500gr di zucca pulita. Mi raccomando, non fate come Jamie Oliver che la cuoce con la buccia! Al limite se proprio volete emularlo, pesatene di più.

Quello sul lato non è un cavoletto di Bruxelles ma una verza!
Ingredienti:
Zucca
Funghi porcini secchi da far rinvenire
Verza saltata in padella (poca, vedi foto)
Cipolla
Olio, sale, pepe
Pancetta a striscioline


Tagliare la zucca a dadini, mettere in padella con un filo d'olio, cuocere 5 minuti a fuoco vivace poi 10 a fuoco moderato e poi al minimo fino a quando non si disfano schiacciandoli con una forchetta. Lasciar riposare.
Sciacquare i funghi secchi in acqua fredda, buttare l'acqua e metterli a mollo in poca acqua fredda con un pizzico generoso di sale.
Tagliare a striscioline sottili la verza e saltarla, insieme con della cipolla a fettine sottili, in una padella, aggiungendoci olio, poco sale e una girata di pepe. Lasciare scoperto.
Far cuocere i funghi a fuoco basso in un padellino con parte o tutta la loro acqua di ammollo filtrata dagli eventuali residui di terra o sabbia.
Rosolare in una padella bassa antiaderente o di ferro la pancetta tagliata a striscioline fino a renderla croccante.

Passare al mixer la zucca cotta fino a ridurla a una crema, con il frullatore a immersione qualche decina di secondi di impulsi ripetuti è più che sufficiente.

Se ancora ben calda versarla nelle ciotole precedentemente scaldate e aggiungere prima la verza con cipolla poi i funghi con qualche goccia della loro acqua e infine la pancetta croccante e qualche goccia del loro grasso disciolto sulla crema visibile.




Che dite, si fa mangiare?


Volete sapere se le rape rosse sono rimaste sole nella categoria del disprezzo? Ovviamente no, ora mi piacciono anche loro:)

3 commenti:

  1. Mi piacciono queste evoluzione del gusto.
    Per me la zuppa fu un tempo tra i cibi più insipidi della terra, ora uno dei più adorati.
    Ora attendo una ricetta super con le rape rosse :)

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  2. io adoro la zucca e anche x me non è stato amore a prima vista!ora la mangio con piacere...

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  3. @Rossella, per le rape ci sarà da aspettare, non è che proprio le adori eh :)
    @Angelica, evidentemente la zucca a prima vista è meno amata di quanto pensassi!

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