19 set 2012

Ristorante L'Arcangelo - Roma


Premessa: non ho fatto foto, ho mangiato e basta.
Ho deciso di scrivere subito per non perdere l'effetto magico di una serata trascorsa in un posto di fiducia gestito da due persone piacevolissime, Arcangelo e Stefania.

Era purtroppo solo la mia quarta volta in altrettanti anni, ma devo ammettere che ho trovato un'evoluzione nei piatti che mi ha fatto enormemente piacere. Già prima lo apprezzavo molto, ora ho un vero e proprio debole :)


Iniziamo con il benvenuto: polpetta di melanzane e spinaci su salsa di pomodoro. Era l'unico piatto ignoto della cena ed è stato il perfetto preludio: soffice più che morbida, delicata e gustosa.

Anabasi: plasmon e foie gras con caramella d'orzo e marmellata di more
Prendi un plasmon, lo spalmi con il foie gras, intingi nella riduzione di caramella e aggiungi una punta di marmellata. Poi vorresti continuare all'infinito ma ti rendi conto che sei solo all'antipasto ed hai altri piatti da assaggiare. Pazienza.

Supplizio: crocchetta, supplì e croccante alle mandorle con alici (sotto sale?). Un supplì così ben farcito ed equilibrato è difficile da trovare, e qui lo trovate. Il croccante con l'alice sembra un abbinamento improbabile, però se lo presentano così un motivo ci sarà. E vi assicuro che c'è. Incredibile ma vero, si sposano benissimo.

Mezze maniche alla carbonara: come le mangi da Arcangelo non le mangi da nessuna parte, mi dispiace per gli altri. Cottura molto al dente della pasta, crema perfettamente amalgamata e colore brillante.
Foto di aaaaccademiaaffamatiaffannati.blogspot,it
Tagliatelle di semola con rigagli di pollo (alla papalina): il piatto della domenica  a casa della nonna, bella lotta con la carbonara.

Piccione con senape e incenso di rosmarino: sono di parte perchè amo particolarmente il piccione, ma io un piccione così non l'ho mai mangiato, morbido, succulento

Arcangelo e l?Inferno: saltimbocca di animelle, coda alla vaccinara e pane burro e marmellata. Il saltimbocca  era una perfetta armonia tra il croccante del prosciutto e la morbidezza tipica delle animelle. La coda, sapore puro e antico, da mangiare con le mani leccandosi le dita (noi lo abbiamo fatto, si). E poi pane burro e marmellata, che apparentemente potrebbe non avere senso ma una volta mangiato in sequenza dimostra di essere li per un preciso motivo: è la degna conclusione di una secondo piatto di questo tenore.

Il dolce: eravamo tentati dal cioccolato bianco liquido con zenzero, capperi e olio d'oliva, ma lo spaghetto Benedetto Cavalieri all'amatriciana ha avuto la meglio. Per fortuna non ci hanno portato il pane, la scarpetta ci avrebbe uccisi!

Il tutto accompagnato prima da un Nicholas Joly 2008 e poi da un Calabretta Nerello Cappuccio 2010

Foto di passionegourmet.it


Unico rammarico: andare così poco spesso in un posto che è una garanzia di qualità.


Ristorante L'Arcangelo
Via G. G. Belli, 59 - Roma
Tel. 06.3210992

2 commenti:

  1. Ciao, ho letto il tuo blog, mi hai messo una certa curiositò nel voler visitare l'Arcangelo... spero di trovarmi bene.
    Andrea

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