25 giu 2012

Ristorante Fonte la Tavola - Oricola



Questa è la prima recensione che pubblico e per inaugurare la sezione ho scelto un ristorante, anzi una Moderna Trattoria come si legge nel sottotitolo del sito ufficiale, che mi ha stupita e conquistata perché pensavo di trovare un posto rustico ed ho scoperto invece una cucina elegante.

Già al primo sguardo il ristorante si presenta come un posto raffinato ma accessibile, di quelli che non ti mettono a disagio ma rendono la permanenza confortevole e suggestiva.


Veniamo accolti da un prosecco di benvenuto all'aperto con bruschettine semplicissime all'olio extra vergine di oliva biologico “Quattrociocchi” (premiato nel 2006 come miglior olio biologico al mondo) che già preannunciano l'attenzione che ci verrà riservata poi per tutto il pranzo.

All'esterno c'è un grande gazebo con dei tavoli apparecchiati, non nego che mi sarebbe piaciuto molto restare all'aperto ma appena entrata e varcata la soglia della sala che ci era stata riservata ho subito dimenticato il desiderio iniziale e sono stata ben felice di accomodarmi intorno al grande tavolo rettangolare. Una saletta intima solo per noi, che eravamo in 9. Bella ed elegante la tavola così come graditissimi i fermatovaglioli, dei fili di perle assemblati dallo stesso personale di sala. Molto chic.

Abbiamo ordinato subito, la cameriera che ci ha accompagnati in questa esperienza è stata davvero molto in gamba e soprattutto è riuscita a non mostrare assolutamente quanto stessimo facendola impazzire con le ordinazioni. 

Ho assaggiato e mangiato davvero molti piatti, cercherò di descriverli con la maggiore precisione possibile per rendere giustizia alla cucina di Carola de Santis e Luca De Luca.

Antipasti:

 
Millefoglie di pane Carasau con funghi cardoncelli, pomodorini, speck IGP e mozzarella di bufala campana.
Croccante, leggerissimo, temperatura di servizio perfetta.
Tempura a modo nostro: selezione di fritti con verdure di stagione , bocconcini di Baccalà “Rafols” calamari di Sicilia e zucchine. Una frittura candida, croccante, priva di unto e a mio parere priva di sale. In un primo momento ne ho avvertito la mancanza, poi ho realizzato l'accortezza di non metterlo (o di metterne pochissimo) per dare largo spazio ai sapori di ciò che la tempura racchiudeva. Non prendetene una in due, si litiga.

Tartare di baccalà con olive taggiasche, arancia e un filo d'olio extra vergine di oliva: piatto fuori carta, che ho sperimentato molto volentieri e che consiglio alla chef di inserire quanto prima per quanto è gradevole. Sapori distinti ma perfettamente amalgamati tra loro.

Primi piatti:
Tagliolini con ragù all'Abruzzese:  tagliolino alla mano con impasto speciale di soli tuorli, Ragù di carne al coltello (manzo, maiale e agnello). Il tagliolino si scioglieva in bocca ed il ragù non era affatto una presenza ingombrante e coprente. Al contrario, leggero e delicatamente saporito pur con la presenza delle tre tipologie di carne.
sullo sfondo il braccialetto di perle fermatovaglioli
 



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