Questa è la prima recensione che pubblico e per inaugurare la sezione ho scelto un ristorante, anzi una Moderna Trattoria come si legge nel sottotitolo del sito ufficiale, che mi ha stupita e conquistata perché pensavo di trovare un posto rustico ed ho scoperto invece una cucina elegante.
Già al primo sguardo il ristorante si presenta come un posto raffinato ma accessibile, di quelli che non ti mettono a disagio ma rendono la permanenza confortevole e suggestiva.
Veniamo accolti da un prosecco di benvenuto all'aperto con bruschettine semplicissime all'olio extra vergine di oliva biologico “Quattrociocchi” (premiato nel 2006 come miglior olio biologico al mondo) che già preannunciano l'attenzione che ci verrà riservata poi per tutto il pranzo.
All'esterno c'è un grande gazebo con dei tavoli apparecchiati, non nego che mi sarebbe piaciuto molto restare all'aperto ma appena entrata e varcata la soglia della sala che ci era stata riservata ho subito dimenticato il desiderio iniziale e sono stata ben felice di accomodarmi intorno al grande tavolo rettangolare. Una saletta intima solo per noi, che eravamo in 9. Bella ed elegante la tavola così come graditissimi i fermatovaglioli, dei fili di perle assemblati dallo stesso personale di sala. Molto chic.
Abbiamo ordinato subito, la cameriera che ci ha accompagnati in questa esperienza è stata davvero molto in gamba e soprattutto è riuscita a non mostrare assolutamente quanto stessimo facendola impazzire con le ordinazioni.
Ho assaggiato e mangiato davvero molti piatti, cercherò di descriverli con la maggiore precisione possibile per rendere giustizia alla cucina di Carola de Santis e Luca De Luca.
Antipasti:
Millefoglie di pane Carasau con funghi cardoncelli, pomodorini, speck IGP e mozzarella di bufala campana.
Croccante, leggerissimo, temperatura di servizio perfetta.
Tempura a modo nostro: selezione di fritti con verdure di stagione , bocconcini di Baccalà “Rafols” calamari di Sicilia e zucchine. Una frittura candida, croccante, priva di unto e a mio parere priva di sale. In un primo momento ne ho avvertito la mancanza, poi ho realizzato l'accortezza di non metterlo (o di metterne pochissimo) per dare largo spazio ai sapori di ciò che la tempura racchiudeva. Non prendetene una in due, si litiga.
Tartare di baccalà con olive taggiasche, arancia e un filo d'olio extra vergine di oliva: piatto fuori carta, che ho sperimentato molto volentieri e che consiglio alla chef di inserire quanto prima per quanto è gradevole. Sapori distinti ma perfettamente amalgamati tra loro.
Primi piatti:
Tagliolini con ragù all'Abruzzese: tagliolino alla mano con impasto speciale di soli tuorli, Ragù di carne al coltello (manzo, maiale e agnello). Il tagliolino si scioglieva in bocca ed il ragù non era affatto una presenza ingombrante e coprente. Al contrario, leggero e delicatamente saporito pur con la presenza delle tre tipologie di carne.
Calamarata in verde: Calamarata di Gragnano (Na) con pesto di fave e pistacchi di Bronte, speck e pecorino romano. Il colore del piatto parla già da sé, la crema di fave è vellutata, la granella di pistacchio si insinua tra un boccone e l'altro alternandosi al pecorino e danzando in armonia con il resto degli ingredienti. Meglio gustarla finché calda.
Gnocchetti con sgombro, olive taggiasche, aglio e pomodorini: piatto fuori carta, ringrazio chi li ha scelti e poi amorevolmente ceduti, per avermi dato la possibilità di scoprire che certi sapori non per forza devono essere invadenti come uno se li aspetta.
Secondi piatti:
Baccalà “Rafols” a modo nostro: Trancio di baccalà cotto a bassa temperatura in acqua di pomodoro accompagnato da una brunoise di verdure croccanti. Assaggio obbligato (infatti diviso in 9) e meritevole di un sacrificio culinario ulteriore. Felice di aver partecipato.
Carrè di agnello alla brace: lombatine di agnello servite su letto di patate al forno. Per l'agnello va spesa una parola a parte. Parto dal presupposto che deve piacere (molti la considerano una carne troppo "forte") ma per chi come me la ama alla follia, sappiate che in caso sarete capitati nel posto giusto e che probabilmente chiederete il bis. Morbida, ben cotta, bella anche solo a vedersi.
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sullo sfondo il braccialetto di perle fermatovaglioli |
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